Torre dell'Amorotto di Umberto Monti
Torre che hai visto secoli di ferro
e scompigli di sangue e di paura
sul pinnacolo che ti dié natura
fosti rifugio al ladro e allo sgherro
Dalla tua roccia non camoscio o verro
scrutavi, non colomba mal sicura,
ma l'inerme viandante; e le tue mura
eran tomba per l'uomo, s'io non erro!
Passano gli uomini e gli anni e tu resisti
pur contro il vento ch'urla tra l'aride forre,
e nell'orror bellezza acquisti.
Né verdura, né cani ti soccorre
né nidi sopra i tuoi ruderi tristi,
stai sopra il Dolo, abbandonata torre!
Umberto Monti