Gli scontenti

Mi ci vorrebbe un litro di barbera
perchè se no stasera
vado in piazza, mi metto bene in vista
e faccio il disfattista.
Dice: "Perchè? Di cosa ti lamenti?
Disoccupato sei?"
E si presenta dandomi del lei:
"Permette? Saru Argenti."

                Dice: "Ne abbiamo fatta della bile
                laggiù, noialtri, sotto Mussolini,
                poi venne fuori Finocchiaro Aprile
                  e ci hanno dato, è vero, i biscottini;
                dice di sì? Va bene, io lo confermo
                e sono siciliano di Palermo.
                Dunque, dicevo, lei che si lamenta
                del governo di Roma, forse crede
                   che adesso la Sicilia sia contenta?
                Macchè! Chi gliel'ha detto? Ma non vede
                   cos'è la giunta? Ma non ha un'idea
                di quante porcherie fa l'assemblea?
                   E guardi, non le ho detto
                   che pure un mio figliolo è stato eletto,
                un ragazzo che vale
                   quanto il senato della capitale
                d'Italia e lo trattengono in Sicilia
                costretto a far vigilia...
                e continua così, di questo passo
                a tutta birra trasudando il grasso."


Ho passato la sera
senza potere neanche dire "Ba"
e senza bere il litro di barbera.
Però mi ha detto, e lo sapevo già,
che è inutile si azzuffino i partiti
perchè pure se cambiano i colori
restano i formidabili appetiti
tanto agli eletti, quanto agli elettori.