Sul Diana (**)

Genova lentamente s'allontana
siamo soltanto sette passeggeri,
mi annoio in compagni dei miei pensieri
mi par d'odiare immensamente il Diana.

    Napoli appaga i nostri desideri
    e imbarca una vivace carovana
    cui svolazza nel vento la sottana;
    non odio più la nave come ieri.

Scostiamo. Il mar ci dondola pian piano,
la signora vicina sbianca il viso
e mi afferra sgomenta per la mano.

    "E' terribile" dice. Le ho sorriso,
    l'ho confortata e non l'ho fatto invano:
    ora il Diana mi sembra il paradiso.

(Aden 30/12/1949)