Invito a Civago

Lasciate il solleone o villeggianti
e l'afa che vi opprime negli uffici
e venite a Civago tutti quanti
dove trascorrerete ore felici.
Le ombre nostre che ammiccano agli amanti
le osterie che rallegrano gli amici,
il fiume che promette buona pesca
vi aspettano vestiti d'aria fresca.

        Volendo un'iniezione di morale
        che vi tolga dal cuore ogni amarezza
        venite all'acqua che non sa di sale
        ed è leggera come una carezza.
        Qui non berrete l'acqua minerale
        che tanto fa parlar di Cervarezza
        ma quella imbottigliata da poche ore
        alla magica fonte dell'amore.

Se non volete andare sul Ravino
e sdegnate di scalare il Giovarello
ecco il Parco dei Principi al Canino,
e se trovate scomodo anche quello
vi potrete sedere all'Appennino
sulla veranda di ultimo modello
e ammirare se ci trovate svago
il più bel panorama di Civago.

        La Penna occhieggia maliziosamente
        all'alpinista, come un'amorosa
        che si comporta dispettosamente
        ragion per cui nessuno se la sposa.
        Ma se qualcuno molto intraprendente
        vuol conquistarla, troverà la cosa
        piena di rischi e degna d'emozioni
        come nemmeno un modulo Vanoni.

Giù, spumeggiando in assolate gole
il torrente dall'acqua cristallina
è certamente quello che ci vuole
alla bella e moderna signorina
cui piace tanto far baciare al sole
l'epidermide là dov'è più fina:
e il sole nostro è tanto bello e puro
che alcune san trovarlo anche allo scuro.

        Comunque ecco per chi non ama i raggi
        del sol che nasce sopra il Roncadello
        i nostri castagneti e i nostri faggi
        dove svolazza il merlo ed il fringuello,
        e dove piluccando frole e baggi
        scoprirete signori quanto è bello
        riposarsi d'estate almeno un mese
        in questo tranquillissimo paese.