Civago
D'inverno il mio paese riesce a stentofra l'alta neve a fare capolino;
sembra un abbandonato monumento
precipitato giù per il Ravino.
D'estate, quando spira un po' di vento
somiglia invece a un vispo ragazzino
che non riesce a star fermo un sol momento
e gioca in mezzo al verde a nascondino.
E' quieto, è gaio, è come lo si vuole
coi suoi prati nell'ombra e il lieve lieve
frusciar del fiume tra maestose gole.
Coi sogni d'una strada, la sua neve
e le cime svettanti in mezzo al sole
e un' acqua che rivive chi ne beve.