Tramonto (**)
Era un bel tempio gremito e splendidopieno di musiche solenni.
Fasci di vivida luce irrompevano
dalle istoriate cupole.
Fragranti nuvole, su dagli argentei
mille turiboli, gravi salivano;
gli dei facevano gravi e impassibili
le speranze del popolo
Poi la catastrofe. I lieti cantici
strozzati tacciono, i fuochi spengonsi.
Nudi rimangono e muti gli idoli
nell'opaco riverbero
del sole che langue. Oh come appaiono
bugiardi e cinici, freddi ed inutili
mentre nell'aria greve si perdono
gli aromatici effluvii.
Forse miracoli possono compiere
gl'irati demoni. Non un miracolo:
legge terribile, preme funerea
sopra ogni età, da secoli.