La nostra scuola

(Ad Alfredo Magnani nel periodo che fu consigliere comunale) 

Assessore, permetti una parola?
Tu mi credi una amico e forse è vero
ma quest'oggi ho bevuto, son sincero
e allora l'amicizia se ne va.
Per esempio: l'affare della scuola:
Si sono intestarditi, ce la fanno
nuova, e tu voti e approvi questo danno
ai bei ricordi di vent'anni fa.

              Pensa: Quell'aula sopra e quella sotto
                   coi banchi stretti e con il posto nostro
                in mezzo al forte odore dell'inchiostro
                che ormai purtroppo non sentiamo più.
                  E quando fuori pioveva a dirotto
                   a scuri chiusi noi si alzava il naso
                   e dicevamo: "Piove" se per caso
                  c'era la goccia che cascava giù.

Ti sei commosso? Bene, bene, allora
ti ricordi e ricordi di sicuro
quelle carte geografiche sul muro
proporzionali con l'umidità:
e la toilette per uomo e per signora
cioè della maestra e dei ragazzi
decorata di affreschi e con arazzi
come non se ne vedono in città.

               Sono queste ragioni ed altre mille
                per cui ti chiedo e tu me lo prometti
                di bloccare i nuovissimi progetti,
                  che a noi ci basta la scuola che c'è.
        O per lo meno sprizzerai scintille
        perchè la vecchia resti tale e quale
        dato che è monumento nazionale.
        Ti sono amico, ma ho fiducia in te.